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Il wireless nella sua culla

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IL WIRELESS NELLA SUA CULLA
Nuove tecnologie ICT per i beni culturali

Perché il progetto

Il Museo Marconi, situato nella storica Villa Griffone culla dei primi esperimenti di telegrafia senza fili effettuati da Marconi nel lontano 1895, è da anni meta affermata per molti gruppi di visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero. Il Museo adotta già al suo interno i linguaggi e le metodologie espositive della più moderna musealità didattica multimediale, con un ampio uso di exhibit interattivi a cui si affiancano laboratori scientifici per le scuole. Si avvertiva tuttavia l’esigenza di offrire modalità di fruizione ancora più moderne e diversificate che potessero, tra l’altro, andare incontro alle esigenze dei singoli e dei gruppi di poche unità che bussano alla porta della Villa senza prenotazione, o nei periodo di chiusura. Modalità che permettessero cioè di entrare in contatto con l’universo Marconi anche senza un accesso diretto al Museo. Attraverso lo studio e la sperimentazione di applicazioni museali delle più recenti tecnologie ICT, si è così cercato di mettere a disposizione dei visitatori un’offerta culturale e museale più ampia e rinnovata tecnologicamente. Allo stesso tempo, la Villa è divenuta il luogo di sperimentazione di queste nuove applicazioni, per le quali potranno essere convenientemente valutate opportunità e difficoltà di utilizzo anche presso altre strutture museali, cittadine e non. Quale miglior luogo per sperimentare nuove applicazioni wireless per finalità museali se non nel luogo che fu la culla della Radio?

Il progetto

Una prima approfondita fase di progettazione e sperimentazione ha permesso di individuare quelle applicazioni che, se da un lato meglio si prestavano alle esigenze specifiche del Museo Marconi, dall’altro offrivano anche un maggiore potenziale di riproducibilità in contesti differenti da quello della Fondazione Marconi. In questa ottica sono state sviluppate, come si vedrà nel seguito, le applicazioni Wi-Fi (anche grazie ad un accordo con Comune e Università di Bologna), e quelle Bluetooth, mentre attraverso la tecnologia RFID è stato realizzato un sistema sperimentale di monitoraggio degli accessi ad una sala museale a fini statistici e, in misura minore, di sicurezza. Tutte queste applicazioni potranno essere replicate con relativa facilità presso altri contesti, così come ulteriori sviluppi delle applicazioni (vedi applicazioni RFID per visite radio-assistite) potranno essere oggetto di studi futuri. Il nucleo centrale del progetto ruota attorno all’allestimento, nel parco di Villa Griffone, di un’Area Wireless, concepita anche come punto di accoglienza per il visitatore e dotata, oltre che delle tecnologie che si vedranno in seguito, anche di una postazione multimediale fissa e di alcune sedute e pensiline per la sosta. Attraverso la postazione fissa vi è la possibilità per chiunque, anche per coloro che non sono in possesso di alcun apparato mobile, di effettuare una approfondita visita virtuale del Museo Marconi comprendente anche filmati esplicativi sulla storia delle radiocomunicazioni e sull’impatto dell’invenzione marconiana. La visita virtuale è stata realizzata con le più moderne tecniche di animazione e utilizza la metodologia touch-screen per la navigazione. Ma la peculiarità dell’Area Wireless consiste nella possibilità per il visitatore di accedere attraverso tecnologia Wi-Fi e Bluetooth ad una serie di contenuti che vanno dalle informazioni sulle modalità di contatto e di visita al Museo, ad informazioni turistiche di base sul territorio di Sasso Marconi, alla possibilità di scaricare sul proprio cellulare, palmare o notebook, video, immagini e documenti sonori su Guglielmo Marconi. Come già detto, proprio l’applicazione di queste tecnologie al campo dei servizi museali costituisce il nucleo fondamentale dell’intero progetto nell’ottica di una replicabilità verso altre realtà museali. Nel seguito una breve descrizione delle applicazioni.

Tecnologia Wi-Fi

È stato realizzato un sistema di accesso hot spot in grado di consentire ai visitatori la fruizione di informazioni museali e la navigazione Internet mediante accesso radio. Il sistema effettua una autenticazione federandosi con le principali realtà del territorio. In questo modo i cittadini di Bologna aderenti ad Iperbole, gli studenti, i docenti ed il personale dell'Università degli Studi di Bologna, possono immediatamente accedere con le credenziali già a loro disposizione. Il sistema è stato progettato anche e soprattutto per la sperimentazione di nuove applicazioni, tra cui, ad esempio, l'invio di una password temporanea per la navigazione per un certo lasso di tempo, tramite SMS inviato sul cellulare dell’utente interessato. L’obiettivo è quello di allargare la base di accesso nel completo rispetto delle normative vigenti. L'infrastruttura tecnologica è stata sviluppata in collaborazione con il Consorzio Marconi Wireless. La prima federazione di autenticazione è stata resa possibile grazie alla disponibilità di Acantho. La Fondazione ha realizzato, inoltre, un contenuto a disposizione senza autenticazione utilizzabile anche da altre realtà consociate.

Tecnologia Bluetooth

Il chiosco installato nel parco di Villa Griffone è equipaggiato con un dispositivo di radiodiffusione di contenuti multimediali basato sulla tecnologia Bluetooth. In particolare si tratta di un dispositivo (chiamato Wireless Local Provider) in grado di rilevare la presenza di terminali Bluetooth in prossimità, di contattarli e di trasmettere a quei terminali che hanno concesso la necessaria autorizzazione un certo numero di contenuti multimediali (immagini, brevi filmati, audio) in accordo ad un piano di “campagne di distribuzione” preventivamente stabilito e programmato. Si ritiene utile sottolineare che la maggior parte dei telefoni cellulari è oggi in grado di realizzare connessioni tramite tecnologia Bluetooth in maniera piuttosto semplice e rapida e pertanto tale applicazione è facilmente fruibile da parte di un pubblico potenzialmente assai vasto. Va infine osservato che i contenuti distribuiti sono effettivamente trasferiti sul terminale d’utente che ne entra in effettivo e gratuito possesso. Un secondo Wireless Local Provider è stato installato all’interno della Villa, per la radio diffusione di contenuti inerenti al museo ai visitatori e/o di contenuti “tematici” durante le giornate di svolgimento di convegni ed attività seminariali.

Tecnologia RFID

All’interno della sala del museo denominata “Dalla rana alla radio”, la prima del percorso museale, è stato installato un lettore RFID operante in banda UHF (realizzato da Intermec Inc., azienda statunitense leader mondiale nell’ambito dell’identificazione a radiofrequenza), in grado di rilevare automaticamente l’ingresso (e l’uscita) dalla sala dei visitatori dotati di piccoli e semplici Tag UHF, che possono essere distribuiti all’ingresso. In tal modo è possibile monitorare gli accessi dei visitatori alla sala e produrre ed elaborare automaticamente dati statistici relativi ad affluenza, tempi di permanenza nella sala, ecc. In prospettiva, sarà inoltre possibile ed ipotizzabile l’utilizzo della tecnologia RFID per rilevare il passaggio dell’utente in prossimità di opportuni “punti informativi” che prevedano l’esecuzione di applicazioni multimediali (proiezioni di filmati, riproduzioni audio ecc.) che facilitino e/o supportino la visita al museo.

Collaborazioni

La realizzazione del progetto è stata possibile grazie a una serie di collaborazioni attivate dalla Fondazione Marconi, sia con gli enti che da tempo partecipano alle attività di ricerca che si svolgono a Villa Griffone (Università di Bologna, Fondazione Ugo Bordoni, Università di Ferrara), sia con giovani realtà imprenditoriali della regione. Menzione particolare merita la collaborazione con il Consorzio Marconi Wireless, Centro per l’Innovazione facente parte della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, che ha curato le fasi di analisi, sviluppo e sperimentazione delle tecnologie abilitanti, ed ha collaborato all’ideazione dei contenuti. Un importante accordo è stato stipulato con il Comune di Bologna e l’Ateneo per l’estensione dei servizi di autenticazione di Iperbole presso il parco di Villa Griffone. Per quanto riguarda le applicazioni Bluetooth ed RFID, i dispositivi necessari sono stati acquisiti da aziende del territorio bolognese, rispettivamente Waymedia srl (che realizza e commercializza il Wireless Local Provider) ed HiPro Group (specializzata nello sviluppo di soluzioni integrate per la logistica basate su tecnologia RFID). Tali aziende hanno inoltre in parte supportato le necessarie operazioni di installazione. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta nel corso della Giornata di Marconi, svoltasi a Villa Griffone il 25 aprile 2008. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie ai contributi della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e del Ministero dell’Università e della Ricerca.

 

   


David Sarnoffsarnoff

Marconi è stato l'artefice dell'odierna civiltà della radio. Tutti coloro che, con spirito di iniziativa e perseveranza, ci hanno portato al grado di sviluppo odierno hanno costruito sulle fondamenta gettate da Marconi. Tutti lo hanno considerato il genio tutelare del loro lavoro.



 

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