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Per una biografia archivistica digitale marconiana

Scopo del progetto B.A.D. è quello di isolare alcuni importanti momenti della vita di Marconi e alcune tematiche di particolare interesse relative alla sua carriera, fornendo i supporti documentari necessari per arrivare a una conoscenza approfondita e fondata di quei fatti.

Sono stati individuati 24 percorsi (questo schema potrà subire variazioni in base all’evolversi delle ricerche).

Ognuno di questi momenti e/o tematiche della vita marconiana sarà collegato alla documentazione relativa, che verrà fornita (almeno in parte) in formato digitale.

Nell’archivio digitale verranno inoltre descritte alcune importanti raccolte e collezioni su Marconi e la storia della radio (la Raccolta Marconi, presso l’Accademia delle Scienze, detta dei XL e le collezioni Soresini e Cassoli, presso la Fondazione Marconi); un link permetterà poi l’accesso diretto alla documentazione foto/video conservata presso l’Istituto Luce, e consentirà la visione di tale materiale.

1. Le origini della famiglia

Oltre alla fondamentale documentazione conservata ai Lincei (“Carte di Giuseppe Marconi”), presso l’Archivio di Stato di Bologna altre importanti fonti permettono di seguire le origini della famiglia e l’ascesa sociale nel corso dell’800: innanzitutto gli Estimi del contado (secc. XVII-XVIII), descrizioni dei beni delle famiglie degli abitanti del contado, grazie ai quali si può indagare sull’origine della famiglia Marconi a Capugnano, sull’Appennino bolognese, almeno dal XVII secolo, e seguirne la “fortuna” fino agli ultimi decenni del XVIII secolo. Inoltre i catasti di fine ’700-'800 (Boncompagni e Gregoriano), che “fotografano” le proprietà della famiglia; i documenti notarili, nei quali sono registrati compravendite, inventari, testamenti, operazioni finanziarie. Ma anche l’Archivio della Corte speciale per i delitti di Stato del Dipartimento del Reno (inizio sec. XIX), che contiene il fascicolo: “Causa di brigantaggio armato a pregiudizio de’ fratelli Palmierini di Porretta contro Domenico Marconi [nonno di Guglielmo] [1811]”. In esso sono trascritti gli interrogatori di alcuni testimoni e la deposizione di Domenico Marconi, del quale viene anche fornita la descrizione fisica. Grazie alla lettura dei documenti ivi contenuti, è possibile ricostruire l’attività di Domenico e le vicende della famiglia. Da segnalare la presenza di una lettera manoscritta di Antonio Marconi [padre di Domenico] dell’11 marzo 1811. All’interno dell’Archivio della Legazione apostolica si trovano alcuni documenti sull’attività di Domenico, definito
uomo di stato miserabile divenuto in pochi anni uno de’ più facoltosi dell’alta montagna) [che] era un soggetto assai pregiudicato tanto in materia politica che criminale […]. Convenienza di privarlo della carica di consigliere comunale di Porretta.
Presso la Biblioteca dell’Archiginnasio, poi, nei “Taccuini” di Giuseppe Marconi, si possono seguire gli spostamenti della famiglia nel periodo 1857-1901.
L’attività politica degli zii di Guglielmo (Giambattista e don Arcangelo, rispettivamente sindaco di Praduro e Sasso dal 1852 al 1857 e assessore nel 1864-65) può essere ricostruita grazie alle delibere di consiglio e di Giunta all’interno dell’Archivio storico del Comune di Sasso Marconi.
Il fratello Luigi, fu invece consigliere al Comune di Bologna, dal 1891-1895 (e si veda perciò l’Archivio storico del Comune di Bologna, Atti del Consiglio comunale).

2. La formazione

La principale documentazione in proposito si trova presso l’Archivio Marconi, all’Accademia dei Lincei di Roma, in particolare nella parte II (Carte di Giuseppe Marconi), dove si trovano anche i fondamentale “quaderni” (e fogli sparsi) del giovane Guglielmo, compilati negli anni 1890-1894.
Si tratta di documenti di particolare interesse perché, fino al ritrovamento di tale materiale,
non erano mai stati trovati manoscritti con testimonianze dirette e dettagliate dell’attività di questo ‘giovane appassionato di elettricità’.
Inoltre, sia nella serie I (“Carte di Giuseppe Marconi attinenti a Guglielmo”) che nella serie II (“Carte di Giuseppe Marconi non attinenti a Guglielmo”, in particolare nella “Corrispondenza di Giuseppe Marconi”), si trovano un certo numero di lettere degli anni ’80-’90 dalle quali ricavare preziose notizie sulla formazione di Marconi.

3. Marconi e Righi

Di estremo interesse tentare di ricostruire i rapporti tra Marconi e Righi, spesso indicato come “il maestro di Marconi”.
Oltre alle “Letters from and about Righi and Dessau, 1903-1911”, presso i Marconi Archives, è da segnalare la presenza del “Fondo A. Righi” (serie unica: “Corrispondenza”) presso l’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, che raccoglie la corrispondenza scientifica tra Righi e altri fisici e scienziati (si tratta di 1334 documenti, per il periodo 1888-1925). Anche se in esso non figura alcun carteggio con Marconi, egli viene spesso citato e ricordato. Tra le altre, sono in particolare da segnalare le 22 lettere di Oliver Lodge a Righi, e le 15 di Antonio Róiti.
Tutti i documenti del fondo Righi, in formato originale, sono facilmente consultabili su www.archividelnovecento.it.
Inoltre, una piccola parte della corrispondenza di Righi è conservata presso il Museo di Fisica dell’Università di Bologna.

4.Villa Griffone

Villa Griffone, la casa paterna della famiglia Marconi, acquistata intorno alla metà dell’800 è un luogo altamente simbolico in tutta la vicenda marconiana. Al suo interno, nella famosa “stanza dei bachi”, il giovane Guglielmo svolse i suoi primi esperimenti.
La villa fu acquistata dai fratelli Marconi, Giuseppe (padre di Guglielmo), Giambattista e don Arcangelo nel 1849, l’anno successivo alla morte del padre Domenico. Il precedente proprietario era l’avvocato Patuzzi.
Nell’Archivio Notarile (presso l’Archivio di Stato di Bologna) è possibile rintracciare il rogito d’acquisto; nell’Archivio storico del Comune di Sasso Marconi (nei Fogli di famiglia dell’Anagrafe) le successive modifiche, cioè l’ampliamento e la trasformazione, nel 1852. A quella data la “casa detta Griffone” comprendeva 9 stanze al piano terreno, altrettante al primo piano, 5 camere al secondo piano; ad essa erano inoltre annesse una stalla, una rimessa, una legnaia e una “serra da fiori”.
Nell’Archivio Marconi dei Lincei (“Carte di Giuseppe Marconi. Gruppo A”, fasc. 6) sono presenti “dati relativi alla Villa Griffone”, analogamente, nei Marconi Archives (Ms. 24), “correspondence, accounts and legal papers relating to Villa Griffone, 1910-1922” (contenente anche alcune fotografie del 1900); altri documenti in Ms. 1759.

5. Primo periodo inglese (1896-1901)

Marconi arrivò in Inghilterra nel febbraio del 1896. Presso i Lincei (Archivio Marconi, Parte I: Carte di GM, Serie VII, Miscellanea) si trovano (in trascrizione) 15 lettere che Guglielmo indirizzò al padre dal 1896 al 1899.
Nei Marconi Archives questo periodo è ampiamente documentato nella serie A (“Personal papers of Guglielmo Marconi”), sezione 3 (“Early demonstrations and tests”).

6. Prime collaborazioni: Preece, Kemp

Su William Preece (direttore tecnico del general Post Office): IET (Institution of Engineering and Technology, Londra), Papers of Sir William Preece; altra parte del carteggio Marconi–Preece si trova nei Marconi Archives, serie B.13.1 (Ms. 1774).
Su George Kemp (primo collaboratore di Marconi in Inghilterra): Marconi Archives, Serie A. 2 (“Personal papers of George S. Kemp”). Una parte dei “Kemp’s diary” (1896-1899) sono disponibili su www.marconicalling.co.uk (“Ephemera”).
Altro nome fondamentale è quello del cugino Henry Jameson Davis che ebbe un ruolo decisivo nella formazione della Compagnia. Va esplorata la possibile presenza di documentazione presso archivi irlandesi (probabilmente privati).

7. La Compagnia Marconi

La Marconi’s Wireless Telegraph Company Ltd. fu formata nel 1897 come Wireless Telegraph and Signal Company Ltd., il cui nome cambiò nel 1900. Fu originariamente creata per permettere a Guglielmo Marconi di sviluppare e sfruttare il suo innovativo lavoro sulla telegrafia senza fili.
Le serie A. e B. dei Marconi Archives documentano in modo dettagliatissimo la storia della Compagnia.
Un certo numero di lettere, che coprono l’intera vita di Marconi, si trovano su www.marconicalling.co.uk  (“Ephemera”).

8. La Marconi International Marine Communication Company

La Compagnia fu creata nel 1900 come sussidiaria della Compagnia Marconi, in particolare per gestire il “maritime wireless service”.
La relativa documentazione è contenuta nella serie C. dei Marconi Archives.

9. I rapporti con la Marina Militare Italiana e gli altri ministeri

Nel corso della sua attività, Marconi entrò in relazione con diversi Ministeri italiani, in particolare con quello della Marina, delle Poste e Telecomunicazioni, degli Esteri.
Con il Ministero della Marina, almeno nei primi anni, fino al 1901, i rapporti furono problematici, ma successivamente anche per merito di Solari, migliorarono, al punto che, come è stato scritto nel 1906, «è il Ministero della Marina, al quale già devesi se la radiotelegrafia non ha emigrato per sempre dal Paese nostro».
Gli archivi storici dei ministeri (a cominciare da quello della Marina), conservati in ACS (eccetto quelli degli esteri e della Difesa) andrebbero dunque ispezionati a fondo.
In particolare, l’archivio storico del Ministero degli Affari Esteri è stato recentemente riorganizzato, e risistemato in locali più idonei.
Da non trascurare anche, sempre in ACS, l’archivio del Ministero della Real Casa (in particolare: “Divisione I, 1914, fasc. ‘Marconi comm. Guglielmo’”) e inoltre “Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gabinetto”.

10. Il Premio Nobel (1901-1910)

Se Marconi ricevette il premio Nobel per la fisica nel 1909, fu già nominato nel 1901, 1902, 1903, 1908 e anche successivamente all’assegnazione (nel 1929 e nel 1933). Per ricostruire queste vicende, è fondamentale proseguire le ricerche presso l’Archivio della Royal Swedish Academy di Stoccolma.
Come già scritto sopra, anche nei Marconi Archives (ms. 37) è custodita documentazione sul premio Nobel (1901-1912).

11. Marconi e Solari (Ufficio Marconi, Officine Marconi)

I rapporto tra Marconi e Luigi Solari (suo amico e collaboratore dal 1901 alla morte, e inoltre suo agente italiano) ha scarsi riscontri documentari, ai quali vengono in soccorso i numerosi libri scritti dallo stesso Solari, nonché documenti del Fondo Trumpy [vedi in questo sito].

12. Marconi e le banche (1906-1922)

Marconi, su indicazione di Nitti, fu nominato presidente della Banca Italiana di Sconto, dal 1914 al 1922, cosa che gli procurò non pochi guai, in seguito al suo fallimento.
Documenti in proposito si trovano in Archivio del Senato della Repubblica, Alta Corte 234 Carte del processo agli Amministratori della Banca Italiana di Sconto. Cartelle da 1 a 56 bis (contiene le “Memorie” degli imputati, tra cui lo stesso Marconi).
Presso l’Archivio Storico di Banca Intesa, ramo Comit (Banca Commerciale Italiana), è documentata l’attività di Marconi come consigliere delle Compagnie di Antivari dal 1906 al 1909 per conto della stessa Comit.

13. Il Republic, il Titanic e gli altri salvataggi (1909, 1912...)

Nei Marconi Archives: Serie A.8.2 “Sea Disasters and rescues: the RMS Titanic, 1904-14”; Serie A.8.3 “Other sea disasters and rescues, 1909-34”; Serie B.13.1 (Mss. 1795-1796). I “Titanic messages” sono leggibili su www.marconicalling.co.uk.

14. Marconi senatore (1914-1937)

Marconi fu nominato senatore del Regno nel 1914.
Presso l’Archivio storico del Senato è conservato il suo fascicolo personale, che documenta l’ attività di senatore e contiene, fra l’altro, il certificato di nascita, la richiesta di informazioni anagrafiche da parte del Comune di Roma, corrispondenza tra Marconi e il Presidente del Senato, telegrammi e lettere relative al decesso del senatore, il testo della commemorazione in Senato, articoli commemorativi di vari quotidiani, il sottofascicolo “UNF Senato”.
Inoltre, sul sito del Senato (www.senato.it) si trova la scheda di Guglielmo Marconi.
Presso l’Archivio del Ministero degli Esteri (Farnesina), si trova l’Archivio della Conferenza di Pace (1919-1921), alla quale partecipò anche il senatore Marconi.
In proposito, nei Marconi Archives (ms. 21) si trova il fascicolo “Papers relating to Marconi’ service as Italian Delegate Plenipotentiary to the Peace Conference, 1919-20”.
I rapporti di Marconi con la politica, come racconta anche la figlia Degna nella sua biografia marconiana, non possono prescindere dalla figura di Francesco Saverio Nitti, che fu il suo principale punto di riferimento politico, oltre che amico di famiglia.
Nitti fu Ministro dell’Agricoltura dal 1911 al 1914, ministro del Tesoro dal 1917 al 1919 e presidente del Consiglio dal 1919 al 1920.
L’archivio di Nitti, che potrebbe contenere riferimenti a Marconi, è conservato in parte all’Archivio Centrale dello Stato di Roma (i documenti ufficiali), in parte alla Fondazione Luigi Einaudi di Torino (le carte private).

15. Marconi e D’Annunzio (1915-1937)

L’amicizia tra Marconi e D’Annunzio va fatta probabilmente risalire ai primi anni del ‘900. È però documentata solo dal 1915.
Presso l’Archivio del Vittoriale di Gardone Riviera (Brescia) è conservato il carteggio Marconi-D’Annunzio.
Carte relative a D’Annunzio (e anche alcune sue lettere) si trovano nei Marconi Archives (ms. 40).

16. L’Elettra (1920-1937)

Il panfilo Elettra fu acquistato da Marconi nel 1919, e divenne da quel momento il laboratorio mobile per i suoi esperimenti.
Presso il Museo storico delle Poste e delle telecomunicazioni di Roma è conservata documentazione relativa agli esperimenti di trasmissione dall’Elettra, e inoltre altri vari documenti.
Nei Marconi Archives: “Papers relating to the SY Elettra” (mss. 25-26: “includes photographs, plans, correspondence, papers about work to the yacht, papers about its possible sale”).
Presso i Lincei (“Parte I. Carte di Guglielmo Marconi”): serie V: “Affari dello yacht Elettra”.

17. Presidenza CNR (1927-1937)

Guglielmo Marconi fu nominato presidente del Consiglio nazionale delle Ricerche nel 1927.
Il fondo principale in riferimento all’azione di Marconi al CNR si trova in ACS, CNR, Presidenza Marconi. In esso sono contenute, per fare un esempio, le relazioni sull’attività del Cnr e i relativi problemi, che periodicamente Marconi inviava a Mussolini
Le carte del Comitato della fisica sono invece nell’archivio personale del segretario Enrico Bompani presso l’Accademia dei XL.
Altro materiale in proposito in ACS, Fondo Presidenza del Consiglio dei Ministri, “Segreteria particolare del duce”, archivi di ministeri e di personalità.
Ai Lincei: Carte di Guglielmo Marconi, serie III (“Attività accademica, scientifica e politica”).

18. Presidenza Accademia d’Italia (1930-1937)

La presidenza di Marconi dell’Accademia d’Italia iniziò nel 1930. La documentazione relativa si trova Archivio storico dell’Accademia stessa, presso i Lincei. Sempre ai Lincei, Carte di Guglielmo Marconi, serie III (“Attività accademica, scientifica e politica”).
Nell’Archivio storico della Banca d’Italia sono presenti carte che testimoniano l’attività di Marconi come accademico d’Italia (per esempio la sua elezione a Presidente. Altre carte, sempre intestate alla R. Accademia d’Italia sono conservate nel fondo Csvi (Consorzio sovvenzioni su Valori Industriali).

19. Presidenza dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (1933-1937)

Marconi fu nominato presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana nel 1933: nell’Archivio storico dell’Istituto si trova la seriePresidenza Marconi, “Corrispondenza”.
Contiene carte relative a Guglielmo Marconi, e inoltre documentazione riguardante Luigi Solari e Umberto di Marco, suoi collaboratori, Luigi Carnera, autore della voce enciclopedica su Annibale Ferrero, e altra inerente John Mac Rae, cugino inglese di Marconi.
Altra documentazione, probabilmente, nell’Archivio Federzoni, che divenne a sua volta presidente dell’Istituto alla morte di Marconi.
Ai Lincei:Carte di Guglielmo Marconi, serie III (“Attività accademica, scientifica e politica”).

20. Marconi e il fascismo

Marconi aderì al fascismo fin dal 1923, e successivamente fece anche parte del Gran Consiglio del fascismo.
Nei Marconi Archives (ms. 21) è presente un fascicolo intitolato: “Papers relating to Marconi’s membership of the Fascist Party”.
Inoltre, da vedere: ACS, Segreteria particolare del Duce (Carteggio ordinario e Carteggio riservato), e altra documentazione presso la Fondazione Giovanni Gentile e l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (Fondo Federzoni).
Ai Lincei: Carte di Guglielmo Marconi, serie III (“Attività accademica, scientifica e politica”).

21. Vita privata

Nell’Archivio Paresce, Fondo Degna Marconi, vi è una ricca documentazione proveniente dalla prima moglie, Beatrice O’Brien, sposata nel 1905, e dalla prima figlia (Degna Marconi). Di particolare rilevanza, è una serie di lettere inviate da Marconi a Beatrice nel periodo 1916-1927. Il carteggio termina nel 1927, anno dell’annullamento del suo primo matrimonio.
Nei Marconi Archives: “Familiy correspondence” (ms. 17), “Miscellaneous personal and family papers” (ms. 22).

22. Corrispondenza anni ’30

Si vedano in particolare: Lincei, Carte di Guglielmo Marconi, Serie I: Corrispondenza con persone (408 corrispondenti); Serie II: Corrispondenza con enti, società, giornali (223 corrispondenti).

23. I brevetti

La serie B.2.1 del Marconi Archives (“Patents and trademarks”) è interamente dedicata ai brevetti. Il “Marconi’s original patent for a system of wireless telegraphy” è disponibile su www.marconicalling.co.uk.
Inoltre: ACS, Ministero di agricoltura, industria e commercio, Ufficio brevetti. (I brevetti conseguiti in Inghilterra furono depositati anche in Italia)

24. La morte di Marconi

In particolare: Lincei, Carte di Guglielmo Marconi, serie VII (Miscellanea). Si legge nell’Inventario: «The majority of the minute books and other corporate records of Marconi's Wireless Telegraph Company are believed to have passed to BAE Systems on its formation in 1999».
 

[Giancarlo Dalle Donne - Barbara Valotti]



 
   

 



David Sarnoffsarnoff

Marconi è stato l'artefice dell'odierna civiltà della radio. Tutti coloro che, con spirito di iniziativa e perseveranza, ci hanno portato al grado di sviluppo odierno hanno costruito sulle fondamenta gettate da Marconi. Tutti lo hanno considerato il genio tutelare del loro lavoro.



 

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