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Museo Marconi

 
 
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Le immagini televisive non sono trasmissibili solamente via etere, cioè per mezzo delle onde radio. Esiste un'altra possibilità di trasmissione, che fa uso del cavo coassiale, cioè di un collegamento di tipo telefonico ma capace di trasformare una quantità di informazione assai superiore (dell'ordine di varie decine di volte) a quella del normale filo telefonico.

Le prime trasmissioni via cavo vennero effettuate nel Nord America (USA e soprattutto Canada) attorno alla metà degli anni Sessanta: si trattava soprattutto di piccole emittenti locali che trasmettevano propri programmi o ritrasmettevano (captandoli con antenne di grande potenza) programmi difficili da ricevere su una normale antenna.

Nei primi anni Settanta, alcune società cominciarono a servirsi del cavo per lanciare le trasmissioni televisive a pagamento (pay TV): la televisione via cavo cominciava a fare diretta concorrenza a quella via etere.

Oggi la televisione via cavo, che fa uso in alcuni casi di canali di trasmissione assai più potenti del cavo coassiale, come la fibra ottica (in grado di portare, su un solo filo sottilissimo, una quantità di informazione pari a varie migliaia di volte quella di un normale filo telefonico), ha raggiunto in alcuni paesi tra cui gli USA un livello di diffusione paragonabile a quello della TV via etere.

In altri paesi, tra cui l'Italia, lo sviluppo di questo canale di comunicazione è stato frenato da decisioni politiche ed economiche prese in particolare negli anni Settanta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

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