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20 luglio 1937

Ottant'anni fa, il 20 luglio 1937, nella sua casa di via Condotti a Roma, moriva Guglielmo Marconi.

La sua scomparsa destò profonda impressione non solo in Italia - dove furono celebrati solenni funerali di Stato - ma in tutto il mondo, tant'è che le stazioni radio dei cinque continenti - in onore di Marconi - interruppero le trasmissioni, riportando per alcuni minuti il silenzio in quell'etere che si era riempito di segnali, di voci e di suoni grazie alla sua invenzione.

Significativo, tra i mille, il comunicato della BBC:

«La radio ha ovunque un incommensurabile debito verso Marconi. Le bandiere della Broadcasting House sventolano oggi a mezz'asta in riconoscimento del fatto che con la morte di lui è scomparso un uomo che non aveva l'eguale nel campo della radio.»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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David Sarnoffsarnoff

Marconi è stato l'artefice dell'odierna civiltà della radio. Tutti coloro che, con spirito di iniziativa e perseveranza, ci hanno portato al grado di sviluppo odierno hanno costruito sulle fondamenta gettate da Marconi. Tutti lo hanno considerato il genio tutelare del loro lavoro.



 

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