Nato a New York nel 1890, laureato in ingegneria alla Columbia University, Edwin Armstrong fu in Francia durante la Prima Guerra Mondiale, arruolato presso gli U.S. Army Signal Corps. Lì brevettò il circuito supereterodina, su cui lavorava da tempo, ma dovette affrontare e perdere una disputa legale con Lucien Lévy. Tornato in patria, affrontò un'estenuante battaglia legale (1922-1934) con De Forest per i diritti sul circuito a feed-back o rigenerativo. Anche in questo caso, dopo alterne sentenze, Armstrong non riuscì a ottenere pieno riconoscimento del suo originale contributo. Nel frattempo metteva a punto un sistema di trasmissione a modulazione di frequenza (FM), alternativo a quello a modulazione di ampiezza (AM), sistema che brevettò nel 1933, dopo anni di esperimenti nei laboratori della Columbia University. Nel 1937 finanziò la costruzione della prima stazione radio FM ad Alpine (New Jersey). Ma il sistema FM incontrò molte resistenze, sia perché metteva in crisi un assetto industriale fondato sulle AM, sia perché s'inseriva nella gara di assegnazione delle bande di frequenza, a cui partecipava anche la neonata televisione. Nel 1945, le attribuzioni di banda stabilite dalla FCC (Federal Communications Commission), sotto la pressione della RCA (Radio Corporation of America) di David Sarnoff, risultarono penalizzanti per la FM e per Armstrong, che comunque poteva riscuotere notevoli diritti per il suo brevetto. Diritti che però la RCA non volle riconoscergli, il che diede il via a una nuova battaglia legale. Armstrong, che aveva collaborato con lo U.S. Army anche nel secondo conflitto mondiale, apportando miglioramenti alle FM a grande distanza e al radar a onda continua, brevettò nel 1953 il Multiplexing FM, un sistema di trasmissioni multiple su una stessa lunghezza d'onda. Costretto a patteggiare con la RCA perché non era più in grado di sostenere le spese processuali, sprofondò nella depressione e il 31 gennaio 1954 si suicidò, buttandosi dal tredicesimo piano del suo appartamento di New York. La vedova Marion impugnò nuovamente la causa contro la RCA e, dopo un lungo iter, ottenne infine ragione. La carriera di Armstrong, segnata e quasi stregata dal tormento delle dispute sui brevetti, si concluse in modo tragico. Al contrario, gli sviluppi della radiofonia dimostrarono in seguito tutti i suoi meriti, tanto che ancora oggi usufruiamo di alcune delle sue preziose intuizioni.
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Francesco Paresce |
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