Karl Ferdinand Braun, colui che divise con Marconi il Premio Nobel per la Fisica nel 1909, nacque a Fulda (Germania) nel 1850. Fu docente a Würzburg, Marburgo e quindi a Strasburgo, sede principale della sua attività. Effettuò, negli anni intorno al 1895, importanti ricerche sui raggi catodici, valendosi principalmente del tubo che porta il suo nome, prototipo da cui derivano i moderni tubi a raggi catodici; scrisse varie memorie sulla teoria elettromagnetica della luce. A partire dal 1898, dopo alcune osservazioni sulla idrotelegrafia, si dedicò alla radiotelegrafia, elaborando un apparato non dissimile da quello di Marconi, a cui apportò alcuni miglioramenti, dando vita al sistema Braun-Siemens, che entrò subito in competizione con il sistema A.E.G.-Slaby-Arco nella corsa per lo sviluppo autonomo della radiotelegrafia tedesca voluta dall'imperatore Guglielmo II. Tale corsa si risolse il 27 maggio 1903 con la fusione dei due sistemi e la creazione di un'unica società, per salvaguardare gli interessi nazionali dall'espandersi travolgente del sistema Marconi. Come Adolf Slaby (seppur con maggiori cognizioni scientifiche) Braun operò principalmente alla messa a punto di dispositivi sempre più efficaci e concorrenziali, ma il suo contributo, nel campo della radiotelegrafia, non fu così originale come per la tecnologia del tubo a raggi catodici. Nel dicembre 1909, a Stoccolma, quando ritirò il premio insieme a Marconi, Braun aveva 59 anni, ovvero 24 più del collega italiano. Nonostante il suo curriculum fosse di tutto rispetto, diversi altri scienziati avrebbero meritato di trovarsi al suo posto, ma non è improbabile che ragioni di equilibrio politico abbiano suggerito la scelta di affiancarlo a Marconi. Quest'ultimo, infatti, appresa la notizia, reagì a caldo dicendo che non avrebbe mai ritirato un «premio a metà», per poi naturalmente ricredersi e recarsi regolarmente a Stoccolma. Dove però, nel discorso tenuto all'Accademia di Svezia, non accennò a Braun se non per precisare che parte del lavoro con condensatori accoppiati ad antenne irradianti fu svolto contemporaneamente a un analogo lavoro di Braun, all'insaputa l'uno dell'altro. Qualche anno più tardi, Karl Ferdinand Braun, recatosi negli Stati Uniti per testimoniare in un processo per la paternità di un brevetto, si fermò oltre Atlantico e ivi si spense, a New York, nel 1918, senza aver lavorato a nuove ricerche per almeno una decina d'anni.
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Francesco Paresce |
Marconi era l'uomo giusto al posto giusto al momento giusto. Era l'uomo giusto perché possedeva la combinazione ideale di caratteristiche personali per l'impresa: tenacia, coraggio, capacità tecnica, carisma e predisposizione alle relazioni pubbliche. |
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