Prima della scoperta del transistor, per quasi mezzo secolo - dall'inizio alla metà del Novecento - le radio, così come molti altri strumenti elettronici, erano fondamentalmente apparecchi a valvole. L'invenzione del diodo o valvola termoionica si deve a John Ambrose Fleming. Fleming nacque a Lancaster nel 1849, studiò con il celebre James Clerk Maxwell, e fu poi docente di ingegneria elettrica a Cambridge, Nottingham, Londra, nonché notevole sperimentatore. Sotto il suo nome, tra l'altro, sono note le cosiddette regole della mano sinistra e della mano destra nell'elettromagnetismo. Nel 1899, già cinquantenne e scienziato rinomato, accettò la proposta di Marconi, di cui divenne prezioso consulente scientifico. Subito fu coinvolto nell'impresa che i più ritenevano impossibile, il collegamento radio tra le due sponde dell'Oceano Atlantico. Quando, il 12 dicembre 1901, Marconi riuscì a stabilire il primo storico contatto transatlantico senza l'ausilio di fili, un merito non irrilevante spettò anche a Fleming, che aveva avuto un ruolo cardine nella progettazione delle stazioni erette per quel gigantesco esperimento. Nonostante qualche momento di tensione, la collaborazione tra i due proseguì imperterrita, anno dopo anno, senza che la cosa limitasse le ricerche personali dello stesso Fleming. Anzi, il pragmatismo e l'eccezionale intuito di Marconi si confermarono nel 1904, quando Fleming mise a punto il prototipo della valvola termoionica: benché ancora non si comprendesse bene come utilizzarla, Marconi dispose che fosse subito messa in produzione nella sua fabbrica di Chelmsford quale nuovo rivelatore di onde elettromagnetiche. La stima e la fiducia che Marconi riponeva in Fleming trovarono piena testimonianza nel discorso tenuto all'Accademia di Svezia in occasione del Premio Nobel. A commento dell'evolversi dei suoi esperimenti, Marconi citò un lungo brano tratto dal libro di Fleming The Principles of Electric Wave Telegraphy, edito a Londra nel 1906, libro che Marconi richiamò in altre due passaggi, oltre naturalmente a ricordare il contributo di Fleming nell'avventura transatlantica. E anche laddove non si dice d'accordo con Fleming (a proposito della relazione tra luce diurna e lunghezza d'onda), traspare quel rispetto assoluto che molti tentarono vanamente di ottenere da Marconi. Fleming, che svolse le funzioni di consulente scientifico per la Marconi Company fino al 1931, morì ultranovantenne, nel 1945.
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Francesco Paresce |
Marconi era l'uomo giusto al posto giusto al momento giusto. Era l'uomo giusto perché possedeva la combinazione ideale di caratteristiche personali per l'impresa: tenacia, coraggio, capacità tecnica, carisma e predisposizione alle relazioni pubbliche. |
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