L'elettroforo fu inventato da Alessandro Volta nel 1775.
Secondo il suo inventore, l'elettroforo forniva un'utile alternativa alle macchine elettrostatiche in quanto una volta strofinata la schiacciata (la base resinosa dell'elettroforo) bastava semplicemente alzare ed abbassare lo scudo per ottenere cariche elettriche. Per questo motivo, Volta riteneva che l'elettroforo fosse una macchina perpetua.
Volta descrisse la sua invenzione in una lettera a Joseph Priestley datata 10 giugno 1775.
Consapevole della lentezza con cui le cariche elettriche venivano rese disponibili dall'elettroforo, Volta propose un meccanismo per automatizzare e velocizzare sia il processo di carica dello scudo che di rilascio delle cariche.
Nella stessa lettera Volta descrisse diversi modelli di elettroforo, alcuni portatili, altri molto grandi, in modo da rispondere ad esigenze sperimentali diverse.
Lavoro di carica (e scarica) di un condensatore: lavoro necessario per portare una carica Q sulle armature del condensatore. Quando si scarica il condensatore, chiudendo il circuito tra le armature, l'energia fornita dal condensatore è uguale al lavoro di carica.
Condensatore: I condensatori sono accumulatori di cariche elettriche composti da due conduttori (detti armature) separati da un isolante (dielettrico).
Capacità elettrostatica: rapporto costante tra la carica di un conduttore e il suo potenziale. Nel caso di un condensatore la capacità esprime il rapporto tra la carica presente su ciascuna armatura e la differenza di potenziale tra le armature. La capacità dipende dalla forma geometrica del conduttore.
Linee di forza: introdotte da Michael Faraday, le linee di forza sono curve che danno un'immagine geometrica del campo magnetico. Esse godono delle seguenti proprietà: a) la tangente in ogni loro punto coincide con la direzione del campo magnetico B, b) il numero di linee di forza per unità di superficie è proporzionale all'intensità di B.
Campo magnetico: il vettore campo magnetico B è definito dalla forza trasversale che agisce su una particella carica in moto nel campo con velocità v, F=qv^B. L'intensità del campo magnetico nel Sistema Internazionale si misura in Tesla (T).
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